Acqua… quanti mestieri!

Classe V B Scuola primaria Grazia Deledda anno scolastico 2017-18

Data l’abbondanza di corsi d’acqua nella nostra città, anticamente si praticavano diversi mestieri.

Pescatore: la pesca era praticata poiché le acque del Naviglio erano pulite e pescose. I pescatori vendevano il loro pesce come ambulanti o al mercato.

Agricoltore: a sud di Gorgonzola, oltre alle grandi distese di prati, si coltivavano piccole produzioni di riso a livello familiare grazie anche all’abbondanza di acqua dovuta alla presenza dei fontanili. A nord invece si coltivava foraggio per l’allevamento, coltura che richiedeva meno acqua.

Lavandaia: a Gorgonzola si trovano ancora le pietre dei lavatoi lungo l’Alzaia. Fino agli anni ’50 del secolo scorso essere lavandaia era un mestiere. Qui si socializzava: si chiacchierava e ci si incontrava. Tutti potevano utilizzare i lavatoi, non danneggiarli e lasciarli puliti per chi sarebbe arrivato dopo.

Barcaiolo: erano numerosi e lavoravano lungo il Naviglio trasportando materie prime fino alla città e poi, risalendo la corrente, portavano prodotti lavorati. Per risalire la corrente trainavano le imbarcazioni camminando lungo l’alzaia, anche con l’aiuto di animali (cavalli). Lungo il Naviglio sorgevano le stazioni di posta per la sosta.

Operaio: faceva manutenzione del canale per la pulizia delle acque.

Campé: apriva e regolava il flusso delle bocche di presa del Naviglio per irrigare i vari campi.

Mugnaio: esistevano diversi mulini nei pressi di rogge e corsi d’acqua. Ricordiamo Molino Vecchio che macinava granaglie e Molino Nuovo che produceva riso e appartiene ancora oggi alla famiglia Parati. Quest’ultimo era anche frantoio. Il mulino è indicato nella mappa del 1721 e in altri documenti del 1854. Era di proprietà del marchese Antonio Busca.