Sentimento del borgo
Parole dal laboratorio “Una storia, la mia storia”, 2016
“Siamo sempre e tutti un po’ stranieri. Io, dopo trent’anni che ci abito, mi sento ancora straniera a Gorgonzola. Ma ormai mi sento straniera anche giù, a casa mia. Quando sono qui ho nostalgia della mia terra, ma quando sono giù non vedo l’ora di tornare. Ognuno di noi si porta sempre, nel cuore, un pezzo della propria terra”
“Mai vista tanta luce, di come quando qualcosa si schiude. Qualcosa di protetto, custodito e coltivato così a lungo, che anche le stelle ne diventano curiose. Pace notturna e alba silenziosa si danno il cambio in una danza preziosa e tra le loro braccia la gente, ignara, pensa di avere una vitaccia. E invece, così inconsapevoli, sono i protagonisti delle storie più belle! Basterebbe uno sguardo all’insù e una carezza quaggiù, per dimenticare il male che già non c’è più. Ma una città è fatta per questo: tenere uniti i suoi svolazzanti profumi, vecchi ricordi con nuove carezze. E così, si va avanti!”
“Sono stufa di stare in casa, è sabato sera, quasi quasi esco, mi butto addosso la prima cosa che trovo e chiudo la porta. In giro non c’è nessuno, la strada è libera, cammino e la mia ombra mi segue, che squallore. Forse lo è nel mio cuore. Possibile che in questa città non c’è nessuno in giro? Mi sento l’unico essere vivente. Dalle case tutte uguali filtra la luce, chissà cosa c’è dietro le finestre, qualcuno che è felice, una luce, una storia. Come è diverso dal mio passato, tanta gente sempre in giro, nullafacenti pensavo allora, i bar pieni anche d’inverno, voci allegre, schiamazzi di bimbi, i sogni del passato mi assalgono. Ma io ora sono qua. Questa è la realtà. Emigro? No, l’ho già fatto.”
“Anni passano come l’acqua. Sembra non accada nulla e ti ritrovi scavato. E uno pensa alle rughe, agli acciacchi, che ci sono ma per fortuna non esistono solo quelli. Giochiamo a nascondino? Sembra dirti qualcosa dentro di te. Io mi nascondo e tu mi trovi. Ma dove? Scavo ancora più del tempo per trovare ma cosa? Sento che non è stato tutto rivelato, che ho ancora qualcosa da portare alla luce. Un tesoro nascosto è una bellezza che sta ancora scegliendo chi lo scoprirà. Devo essere io quel qualcuno!
“Elegante tranquillità: il cielo azzurro che si specchia nell’acqua fa sì che i cigni risaltano e risalti ancora di più la loro eleganza. I loro movimenti lenti infondono tranquillità e pace. Ogni giorno ogni essere umano dovrebbe contemplare questo paesaggio per ritrovare il proprio spirito e riflettere su quello che accade intorno a sé.”
“Ho scoperto Gorgonzola nel lontano 1985 e subito mi ha affascinato la sua posizione lungo il Naviglio Martesana, qui la vita scorreva tranquilla, io venivo dalla grande città di Milano. Questo scorcio in particolare mi faceva pensare, lo scorrere delle sue acque tranquille mi dava pace e felicità quando venivamo ad ammirare le piccole papere. Questo posto mi fa ancora sognare.”